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Da Pesaro a Roma.Tappa 5. Greenway del fiume Nera

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Il fiume Nera tra Scheggino e Ferentillo.

Percorrere la Greenway del fiume Nera significa godere di una trentina di chilometri di strade bianche dai fondi più disparati e bearsi delle bellezze che si hanno intorno. Sentire il torrente che si allontana e ritrovarlo poco dopo che ribolle come un matto sotto ai tuoi piedi. E’ un andirivieni di radure diverse, strade che si elevano aride e che poi ridiscendono verdi e fresche nell’ombra della fitta vegetazione. Le turbolenti ed ossigenate acque del Nera scorrono sotto una galleria vegetale dominata da Salice bianco e Ontano nero.

Come vi dicevo nelle tappe precedenti, non tutte le cose che si trovano in internet sono vere, io probabilmente ho il fiuto per le bufale o per lo meno quelle notizie non totalmente fondate. Ecco che arriva la nota amara.

Alone.

A causa del terremoto che ha colpito la regione Umbria, l’ ex ferrovia ciclabile Spoleto-Norcia è chiusa per verifiche di accertamento sulle strutture, pertanto è sconsigliabile addentrarsi sul percorso (un cartello reca l’ammonimento). Si prosegue sulla SS395, traffico assente.

Dopo aver scartabellato con alcune colline arrivo finalmente al passo che anticipa l’ingresso in Valnerina. Il tracciato della Greenway del fiume Nera parte ufficialmente in località Sant’Anatolia di Narco, piccolo borgo arroccato sulla valle. A voi la decisione di visitare o meno il museo della canapa (io l’ho trovato chiuso), mi sarebbe piaciuto visitarlo per approfondire l’articolo della tappa 4: i mestieri di una volta. La traccia parte nei pressi del centro ed è molto ben segnata ad ogni bivio, è sufficiente seguire il cartello verde/azzurro “GWN, greenway del fiume Nera”.

Il primo approccio con la Greenway del fiume Nera non è niente male. 😉

 

La campagna dopo il borgo di Ferentillo.

 

I borghi incastonati sulle colline e il Nera che scorre beato verso valle. Vicini alla località Arrone.

I BORGHI che si incontrano lungo il percorso non sono assolutamente da sottovalutare, hanno il pregio di essere piccoli ma molto graziosi, uno diverso dall’altro e visitabili in poco tempo, in particolare:

Scheggino: 

Scheggino, Valnerina. Al km 26.

Ermetico e ben mantenuto; attraversarlo da un capo all’altro è una passeggiata di 10 minuti, bellissimi gradini in cotto ad agevolare la salita tra le schiere di case di origine medievale.

Macenano:

Borgo di Macenano. Al km 34.

Ferentillo:

Ferentillo alta, paese fantasma. Al km 39.

Ferentillo sorge sul lato opposto del fiume Nera, in località Precetto. La bici rimarrà parcheggiata lungo la strada mentre voi andrete a vedere cosa si cela nelle alte sfere di questo paese.
A giudicare dal silenzio si direbbe che qui non abiti nessuno… non ancora. Dal basso all’alto c’è un progressivo spopolamento che porta ad un totale stato d’abbandono. Un zigzagare di gradini tra due schiere di case consente di arrivare fin lassù. In mezzo a questa incuria qualcuno si prende ancora cura di qualche pianta da frutto al riparo dal sole e di uno stradellino d’erba ricco di fiori colorati che segna l’accesso al paese fantasma. Sarà il segno di una rinascita o la celebrazione della ricchezza di un tempo?
Mi pare più la seconda ma non importa.

Se c’è qualche fotografo all’ascolto capisce benissimo la stato comatoso che suscitano i luoghi abbandonati, un’opportunità fotografica da non lasciarsi scappare. Per lo più piccole case di villeggiatura in vendita. Un altro stradello cementato e cosparso di muschio risale ancora il versante della collina per l’ultimo tratto. Una conduttura arrugginita si è rotta e getta acqua dappertutto, le erbacce crescono indisturbate. Dove la situazione si ristabilizza un po’ qualche casa torna abitata, si sta uscendo dalla “zona rossa” e qualcuno apre una nicchia nel muro del cortile per inserire una tavoletta in legno con su scritto:” un giorno senza un sorriso è un giorno sprecato”. Poco più avanti una signora anziana non sente il mio passaggio e continua a pulire gamberetti in una tinozza stando seduta accanto alla ringhiera della strada di fronte alla valle, il gatto si lecca i baffi e la guarda insistentemente sperando di ricevere cibo. 30 minuti di visita circa.

Arrone:

Arrone. Uno dei borghi più belli d’Italia. Greenway del fiume Nera.

Arrone è il borgo su cui avevo più aspettative vantando il titolo “i borghi più belli d’Italia” ma non ha avuto il risultato sperato, preferisco una meno pubblicizzata Scheggino. Un nobile romano di nome Arrone si stabilì nella Valnerina, si impossessò di uno dei promontori rocciosi che vi si ergevano e costruì un castello fortificato, inizialmente in legno e poi ricostruito in muratura. Questo castello fu il primo nucleo del paese ed è anche la parte storica. La foto qui sopra è scattata all’ingresso del borgo.

Cascata delle Marmore:

Cascata delle Marmore.

Al fondo della valle, dopo il borgo di Arrone (uno dei borghi più belli d’Italia), aleggia una nuvola bianca e soffice che svanisce al mio arrivo, è la cascata delle Marmore che nebulizza nell’atmosfera l’acqua in caduta. Permettetemi di dire che non ho mai visto una cascata di questa dimensione.

Un dislivello complessivo di 165m suddiviso in 3 salti. Una delle più alte in Europa. Peccato per la poca portata, la centrale idroelettrica imbriglia l’acqua e regima il flusso al momento del mio arrivo.

Cascata delle Marmore, ultimo salto.

 

Alcuni sentieri sono a disposizione dei visitatori per accedere ai diversi balzi della cascata (info più dettagliate a piè di pagina).

I chilometri che ci separano dalla piana di Terni sono sempre meno, tantissime industrie sfilano sotto i miei occhi durante l’arrivo in città. La mobilità dolce non fa parte di Terni, veramente poco bike friendly, alcuni passaggi pedonali ed incroci sono davvero poco rassicuranti. Se volete riposarvi fatelo perchè la città non ha molto da raccontare.

Informazioni utili

Dove Dormire a Terni: B&B Cinque Rose (qualità/prezzo= Buono)

Prezzo: Camera matrimoniale, colazione = 30 euro.

Posizione: Buono, 1,50 km dal centro. Via Scoglio di Quarto 3, 05100 Terni TR

Le bici vengono lasciate nel cortile. Sicuro, non visibile dalla strada. Nel sito internet dove ho trovato questo alloggio (B&B 30) c’era scritto che era consentito l’uso di cucina e wi.fi invece non era vero.

Forno e Supermercati vicino il B&B.
Per andare al forno bisogna tornare sullo stradone Via Villafranca in direzione del centro, svoltare a destra in via XX settembre e procedere per 100 m circa. Il Conad è lungo la via (attenzione al senso di marcia contrario).

Dove pranzare/cenare a Terni: All you can eat Shizen, ristorante Giapponese (buono)

Posizione: Ottimo, 1,00 km. Viale A. Aleardi, 22, 05100 Terni TR.

Kaiten sushi. Quantità illimitata. Servito su nastro.

Prezzo: 11,90 pranzo. 18,90 cena. Escluso il bere.

Ottima qualità e varietà nel menù. Locale carino e personale gentile. Prezzo nella media.

Orario d’apertura: 12-15, 19-23:30.

Museo della Canapa

Piazza del Comune Vecchio, 1
06040 – Sant’Anatolia di Narco (PG)
Orario d’apertura:

Martedì – Giovedì – Sabato 9.00 – 18.00
Mercoledì – Venerdì 9.00 – 13.00
Lunedì chiuso

L’ingresso al Museo è consentito fino a 30 min. prima della chiusura.
Aperture straordinarie per gruppi su prenotazione.

Cascata delle Marmore:

Il biglietto non si fa all’ingresso del parco ma nel centro visite di piazzale Fatati (200 m prima).

Costo biglietto 10 euro. Gratis se si attesta la residenza nel comune di Terni.

L’ente parco mette a disposizione una variegata scelta di visite guidate con i suoi operatori. Percorsi con informazioni di carattere generale sulla cascata, gli aspetti geomorfologici e naturalistici, trekking nei luoghi più belli e panoramici del parco, notturne, visite spelologiche alle grotte, le fantapasseggiate per bambini, la possibilità di disegnare en plein air con tutto il necessario, approfondimenti letterari sui personaggi dell’800 che hanno illustrato la cascata.

Si va da un minimo di 2,50 euro per trekking e informazioni dettagliate sulla cascata fino ad un massimo di 5/10 euro per una giornata di pittura, piuttosto che la fantapasseggiata, l’escursione in notturna o la visita alle grotte.

Sono a disposizione 6 tipologie di sentiero, il più breve è 150 m e il più lungo è 1000m con dislivelli diversi.

Belvedere Inferiore. P.le F. Fatati 6 Terni.

Orari d’apertura:

                                                 Apertura parco     Apertura Acque

Feriali 10.00 – 19.00 dalle 11.00 alle 13.00
dalle 15.00 alle 17.00
Sabato e Domenica 9.00 – 22.00 dalle 10.00 alle 13.00
dalle 15.00 alle 18.00
dalle 21.00 alle 22.00
Festivi e Speciali:
1/5
9.00 – 22.00 dalle 10.00 alle 13.00
dalle 15.00 alle 22.00

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